Il progetto musicale nasce dall'idea di traslare luoghi e tempi della Divina Commedia, il poema che è diventato universalmente la metafora del percorso esistenziale, in uno spazio ed in un'epoca sempre attuali per l'animo umano, attraverso cui l'ascoltatore può trovarne sempre presenti le vibrazioni interiori e mettersi in ascolto di se stesso e del mondo.
La commedia parla dell'uomo, della vita, e lo fa con la potenza e la capacità di comunicazione del genio proprio di Dante. Se tutti sono colpiti dalle parole cortesi di Francesca, dalla forza d'animo di Farinata e dal suo desiderio di "ben far", dall'ardore di conoscenza di Ulisse è perché il poeta racconta storie che testimoniano il cuore dell'uomo di ogni tempo. La Commedia ci spalanca una finestra sulla vita e sull'uomo di oggi, come del passato. Avvertiamo una comunione universale tra noi moderni e gli antichi, tra la nostra e la loro aspirazione alla salvezza, alla felicità e all'eternità. Ci accorgiamo che l'antico Dante sa esprimerci meglio di quanto sappiamo fare noi, così come il maestro Virgilio nel viaggio sa intendere il discepolo meglio di quanto questi sappia fare.
Tutto il viaggio rappresenta il cammino nella vita di ogni uomo. Nel Dante che vuole salire il colle luminoso da solo, all'inizio dell'Inferno, ci ritroviamo noi tutti.
E’ per questo che i brani musicali che accompagnano l'ascolto sono un'interessante selezione di opere di musicisti contemporanei che hanno guardato alle vicende umane del proprio tempo descrivendole nelle proprie ambientazioni costruttive dell'armonia e nelle linee melodiche proprie dell'uomo del nostro tempo.
Un filo di congiunzione tra passato e presente, tra ricordo storico e vissuto generazionale, con una trama sottile che si intreccia alla narrazione dantesca in una sorta di legame forte dato dalla convinzione di una presenza di "discendenza cromosomica" tra Dante e noi, tra la "Commedia" che è un racconto perenne che in ogni animo risuona in un tempo sempre uguale e la sua connotazione "Divina" in quanto trascendente e riconosciuta, quindi, come universale.
L'arco compositivo offre un interessante spaccato linguistico-espressivo che si propone il tentativo di far intravedere il forte riferimento tra il "ciò che è stato e ciò che è" dell'animo umano, in una perenne connessione tra la sua individualità e la sua sensibilità.